Sanremo, svelati i brani in gara:
si preannuncia un Festival sottotono

Venerdì 23 Gennaio 2015 di Marco Molendini
Sanremo, svelati i brani in gara: si preannuncia un Festival sottotono
Può sembrare una litania e forse un po' lo è, visto che ripete vecchie considerazioni che spesso accompagnano la settimana più canora dell'anno. Ma, stando a quanto il Festival di Sanremo ha svelato di sé con l'ascolto delle venti canzoni che saranno in gara, dal 10 al 14 febbraio al Teatro Ariston ci sarà poco da ridere.





Per fortuna Carlo Conti sta rimediando assoldando una serie di comici, si era parlato dei suoi amici toscani Pieraccioni e Panariello, arriveranno Alessandro Siani, la coppia Luca e Paolo e Angelo Pintus. Quanto al resto, il suo Festival ha tutte le carte in regola per trasformarsi in una valle di lacrime. Per la qualità della musica che sarà servita, ma anche perché quasi tutte le canzoni hanno fatto la scelta ardita di parlare d'amore: amori perduti, amori spezzati, amori rifugio, e tutto il campionario relativo. Con adeguato corredo di frasi stereotipate, da baci perugina: «Io ti amo mentre dentro muoio», «sentirsi come un fiore incapace di appassire», «mi chiedo spesso se tu sei felice come me», «dimmi che non mi lascerai mai», «l'amore è un fiore che se nasce non conosce inverno», eccetera, eccetera.



Sono in pochi a distinguersi. Lo fa la coppia Grazia Di Michele - Mauro Coruzzi (ovvero Platinette) con un brano, Io sono una finestra, che tocca il tema dell'identità sessuale. E lo fanno I soliti idioti, alias Biggio e Mandelli, che hanno scelto di fare il verso a Cochi e Renato con una folk song, Vita d'inferno, che fa anche correre il brivido della parolaccia: un «coglioni» che, però, in diretta durante le serate del Festival sarà pudicamente coperta da uno squillo di trombe e tromboni, mentre sopravviverà l'accenno che si fa a un preservativo spezzato.



Il resto è convenzionalità pura, senza nessuno scatto d'orgoglio.
Una convenzionalità dove ad annegare sono soprattutto i giovani, con una serie di canzoni prestampate sul modulo radiofonico alla Modà (e in effetti Kekko Silvestre ha firmato tre pezzi in gara, quello di Anna Tatangelo, quello di Bianca Atzei, quello di Annalisa). Meglio, allora, la prova di veterani come Marco Masini, Alex Britti e Nek, o la scelta più sofisticata di due prime donne come Malika Ayane e Nina Zilli che almeno hanno personalità.
Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 17:46

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