Cacciatori contro fenicotteri: «Fanno scappare le anatre»

Domenica 27 Luglio 2014 di Elisio Trevisan
Cacciatori contro fenicotteri: «Fanno scappare le anatre»
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VENEZIA - I gabbiani si stanno sistemando a Venezia ma in laguna rimangono cigni reali, fenicotteri, oche e cormorani. E ai cacciatori la cosa non va tanto giù. A una parte dei cacciatori, per la precisione, quelli dell’associazione venatoria nazionale Eps, che sta per ente produttori selvaggina e che nel veneziano rappresenta le riserve private di caccia ospitate nelle valli della laguna.



L’Eps ha chiesto alla Regione di abbattere parte di oche e cormorani e, visto che cigni reali e fenicotteri sono tra le specie di volatili più protette al mondo, un «piano di contenimento» cui dovrebbe provvedere la pubblica amministrazione con «piani di controllo e di risarcimento danni».



Danni? Sì, «all’ambiente vallivo e alle colture agricole». Ora, a parte il fatto che le oche sono una specie vietata e quindi non spetta alla Regione ma allo Stato autorizzarne la caccia, e che in Olanda gli stormi di oche sono lasciati apposta nei campi perché brucano come le pecore e rinforzano le piante di frumento, bisogna dire che la Regione a metà del mese scorso ha emanato il Piano faunistico venatorio per il 2015 ignorando la richiesta dell’Eps.



Cigni reali e fenicotteri, dunque, per il momento sono salvi, e questa volta devono ringraziare la Regione del Veneto, non il Wwf e gli altri ambientalisti che, sulla questione, non si sono fatti sentire.



Perché, però, un’associazione di cacciatori si prenderebbe la briga di chiedere, per oche e cormorani, l’abbattimento controllato e, per cigni reali e fenicotteri, il "contenimento"? Che, poi, come si fa a contenerli se non eliminandoli?



A quanto pare chi si lamenta di più sono i cacciatori che spendono decine di migliaia di euro per affittare una botte in valle nei sei mesi della stagione di caccia. E che si vedono sfuggire le prede tanto ambite, ossia le anatre, perché cigni e fenicotteri le fanno scappare atterrando in massa sugli stagni in cerca di cibo.



Il bello è che cigni e fenicotteri, ma anche cormorani e oche, atterrano in quegli stagni perché c’è la tavola imbandita per le anatre, tonnellate di granaglie che i vallicoltori gettano attorno alle botti per attirarle. E questo è anche il motivo per cui la laguna di Venezia è il posto in Europa dove ci sono più anatre (400 mila contro le 30 o 40 mila degli anni Novanta). Visto quel ben di Dio fenicotteri e cigni si buttano "a pesce" e mangiano a crepapelle tanto che qualcuno di loro muore perché gli scoppia il fegato a causa di quelle pasture altamente proteiche che non sono cibi naturali per loro.



In definitiva i vallicoltori che, con le pasture attraggono gli uccelli, ora chiedono di abbatterli o "contenerli" perché spaventano le anatre. In questa vicenda, però, c’è qualcuno che se la gode: sono i cacciatori che non possono permettersi di pagare dai 50 ai 100 mila euro per una botte e si appostano nelle canalette della laguna libera, lì di anatre ce n’è in abbondanza, fuggite dalle valli.
Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 14:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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