Acqua inquinata dai Pfas: test agli abitanti di Trissino

Sabato 3 Luglio 2021
Acqua inquinata dai Pfas: test agli abitanti di Trissino
LO STUDIO
VENEZIA Inquinamento da Pfas: gli abitanti di Trissino (Vicenza) che hanno bevuto acqua contaminata dalle sostanze perfluoroalchiliche hanno subito danni? Lo accerterà uno studio di monitoraggio biologico che la giunta regionale del Veneto, con delibera pubblicata ieri sul Bur, ha deciso di far eseguire per caratterizzare la dose interna di Pfas della popolazione del paese vicentino.
È nel territorio del Comune di Trissino che ha sede lo stabilimento della ditta Rimar-Miteni, ritenuta responsabile dell'inquinamento da Pfas. Trissino, però, è stato catalogato nella zona arancione, comprendente i Comuni interessati dalla contaminazione della falda acquifera ma attualmente serviti da pubblici acquedotti non contaminati. Grazie alla documentazione d'archivio recentemente resa disponibile dal sindaco di Trissino si è appurato però che la sede originaria dello stabilimento Rimar era localizzata nella zona centrale del paese e che solo negli anni Ottanta lo stabilimento è stato trasferito nella più periferica località Colombara, nella porzione sud del Comune, dove ha sede tuttora. Un altro elemento significativo recentemente emerso riguarda l'entrata in funzione del pubblico acquedotto, che risale a fine anni Ottanta. In precedenza, la popolazione locale si approvvigionava di acqua potabile esclusivamente attraverso pozzi privati. È pertanto plausibile che la popolazione residente nei quartieri di Trissino posti a valle, dal punto di vista idrogeologico, rispetto alla sede originaria della Rimar sia stata esposta a Pfas attraverso l'acqua a uso potabile prelevata dai pozzi privati per un periodo di 15-20 anni, dalla seconda metà degli anni Sessanta fino alla fine degli anni Ottanta. Di qui la decisione di eseguire una studio. Le persone che verranno analizzate tramite esami del sangue e delle urine sono quelle delle coorti 1966-1970 (737 persone) e 1996-2000 (440 persone).
L'UDIENZA
Giovedì, intanto, in Corte d'Assise di Vicenza si è celebrata la prima udienza dibattimentale del procedimento nei confronti dei vertici della Miteni, nel quale la Regione Veneto è già costituita parte civile. I soggetti che si erano già costituiti parte civile erano 229, l'altro giorno se ne sono aggiunti altri 89 per un totale di 318. Tra questi anche le Ulss 6 Euganea, 8 Berica, 9 Scaligera.
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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