Treviso. Intervento per salvare la gamba di una paziente con le arterie occluse

Venerdì 17 Maggio 2024 di Redazione Treviso
Treviso. Intervento per salvare la gamba di una paziente con le arterie occluse

TREVISO - Maxi intervento per salvare la gamba ad una paziente con le arterie occluse. I maggiori esperti di chirurgia rigenerativa polispecialistica riuniti oggi, 17 maggio, a Treviso per il primo congresso di SIMCRI Nord Est, la Società italiana di medicina e chirurgia polispecialistica rigenerativa, di cui è presidente per il Triveneto il neurochirurgo trevigiano Alberto Alexandre, tra i massimi esponenti della chirurgia del sistema nervoso periferico e delle patologie della colonna vertebrale del nostro Paese, nonché fondatore e direttore sanitario di EU.N.I (European Neurosurgical Institute).

L'intervento

«La signora presentava una grave occlusione delle arterie degli arti inferiori, con difficoltà di circolazione del sangue e necrosi di due dita del piede. In breve tempo la problematica si è aggravata con il rischio di dover amputare l’arto. Ricorrere alla chirurgia classica demolitiva per disostruire le arterie periferiche sarebbe stato estremamente complicato, per questo si è optato per la chirurgia rigenerativa minimamente invasiva, applicata utilizzando le cellule mesenchimali (un tipo di staminali ricavate dal midollo delle ossa e adoperabili per ripristinare il microcircolo delle piccolissime arterie). Le staminali, una volta estratte e preparate sotto forma di “gel piastrinico” sono state quindi iniettate, in più sedute, nella zona sofferente della paziente andando a rigenerare il tessuto necrotico e lesionato con esiti sorprendenti» sottolinea il dottor Alberto Alexandre. Il siero piastrinico concentrato iniettato a livello locale ha infatti stimolato le cellule della paziente alla rivascolarizzazione del tessuto, grazie ai fattori di crescita presenti all’interno delle piastrine (gli stessi scoperti dal premio Nobel, Rita Levi Montalcini). Si tratta di un approccio tra i più promettenti. «Questa metodica di chirurgia rigenerativa ha consentito di ridurre i sacrifici chirurgici a tutto vantaggio della paziente, che ha potuto trarre giovamento dal trattamento, riducendo i disturbi e il dolore, ma soprattutto conservando la capacità di camminare, evitando quindi un’invalidità importante e permanente» aggiunge il neurochirurgo Alexandre.

Il congresso

Il primo congresso SIMCRI nella Marca, ospitato all’hotel Maggior Consiglio, ha permesso il confronto di una cinquantina di esponenti di rilievo del mondo clinico, scientifico e accademico sulle nuove frontiere della chirurgia rigenerativa: una branca della medicina che punta alla “riparazione” dei tessuti danneggiati da un trauma, da una patologia o dall’invecchiamento, attraverso interventi minimamente invasivi ad altissima precisione, basati sulla rigenerazione cellulare. Gioca in tal senso un ruolo fondamentale la Banca dei Tessuti di Treviso (FBTV), la più grande d’Italia, che ogni anno processa nel suo laboratorio più di 5.000 tessuti. La dottoressa Diletta Trojan, direttrice della Fondazione Banca dei Tessuti del Veneto, la più grande d’Italia, nonché past presidente dell'EATCB (European Association of Tissue and Cell Banks) e dello young scientific board SIMCRI, oltre che membro del Consiglio Direttivo commenta: «È un onore per il nostro Istituto dei Tessuti partecipare a un Congresso di Medicina e Chirurgia rigenerativa che ci permette di dar rilievo agli importanti utilizzi raggiunti con i tessuti umani come ad esempio la membrana amniotica nei grandi ustionati o con i nervi nelle ricostruzioni periferiche. Questi significativi traguardi sono frutto di sinergiche collaborazioni con i clinici». Conclude il dottor Alexandre: «La chirurgia rigenerativa polispecialistica è un “progetto di lavoro sulla persona” che richiede un approccio multidisciplinare con la partecipazione di chirurgo vascolare, chirurgo plastico, trasfusionista, medico internista, neurochirurgo, anestesista, terapista del dolore, nonché degli infermieri per l’importantissimo lavoro pratico e assistenziale. Ne è un esempio la collaborazione tra la banca dei tessuti e il dottor Giorgio Stevanato neurochirurgo che ha potuto con questi mezzi effettuare importanti interventi di microchirurgia riparativa dei nervi periferici. Riunire per la prima volta a Treviso una così grande varietà di professionalità ed esperienze, costituisce un valore aggiunto per il territorio del Nord Est e contribuirà a rafforzare il progresso clinico e scientifico in tale ambito».

Ultimo aggiornamento: 13:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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