Ci sono due posizioni contrastanti: i ristoratori dicono di non riuscire a trovare personale. Sostengono - supportati - che i candidati semplicemente non ci sono. Dall’altra parte i giovani chiamati in causa rispondono chiedendo più tempo libero, fine settimana non occupati e retribuzioni migliori. Nel mezzo, come sempre, ci sono i numeri. E mostrano una situazione difficile da confutare. Quelli del settore della ristorazione, infatti, sono i salari più bassi di tutto il comparto del terziario.
Salari in Friuli Venezia Giulia: tutti i numeri
«Le retribuzioni nel terziario hanno recuperato, ma solo in termini nominali - si legge - i valori registrati prima della pandemia». Tra i comparti con l’imponibile previdenziale più elevato si segnala quello delle attività di produzione di software e consulenza informatica, con circa 4.600 occupati in regione nel 2022 e una media di quasi 32.000 euro. Nelle posizioni più basse ci sono i servizi di alloggio (13.047 euro), pulizia (12.808 euro) e ristorazione (10.750 euro). Se si considerano i lavoratori a tempo indeterminato e full time i divari si riducono, con la ristorazione che registra un valore medio di 21.145 euro contro i 35.540 delle attività di produzione di software e consulenza informatica. Si può anche notare che nei settori con le retribuzioni più elevate l’incidenza femminile è, in genere, minoritaria e viceversa (39% nei servizi informatici, oltre il 60% nelle attività alberghiere, della ristorazione e nelle pulizie).
Per l'estate previste in regione più di 30mila assunzioni
Siamo sempre allo stesso punto. Secondo i dati diffusi ieri, infatti, un’impresa del terziario su sei prevede di aumentare la propria forza lavoro. «Nel periodo aprile-giugno 2024 sono previste 31.220 assunzioni in regione, di cui il 69% nei servizi (21.600) - si legge nel rapporto -. Nel confronto con le previsioni relative al medesimo periodo dello scorso anno si evidenzia un incremento significativo (+9%)». Ad aprile la maggior parte delle assunzioni delle imprese del terziario verranno effettuate nelle attività turistiche e commerciali e riguarderanno gli addetti alla ristorazione (1.830 assunzioni) e alle vendite (850). Le figure professionali previste in ingresso nella ristorazione, inoltre, presentano delle difficoltà di reperimento nel 62% dei casi (quasi sempre per mancanza di candidati), un dato che nell’ultimo anno si è mantenuto costantemente superiore alla media generale. L’occupazione nel terziario del Friuli Venezia Giulia è cresciuta costantemente nel triennio 2021-2023, superando anche i valori pre-pandemici. Nel 2023 gli occupati nei servizi erano 350.000, pari al 67,3% del totale. Questa dinamica è stata favorita dall’andamento positivo del turismo ed è stata accompagnata da un importante incremento del lavoro stagionale.
Le dinamiche
Negli ultimi due anni il 48,6% delle imprese del terziario hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale per la propria attività. Per il 2024 il 33,4% delle imprese ha in programma di effettuare azioni di ricerca di nuovo personale. Il 40,9% delle imprese che ha intrapreso o ha intenzione di intraprendere la ricerca di nuovo personale ha incontrato molte difficoltà nell’impresa. Per l’82,3% delle imprese la principale motivazione per cui l’impresa sta riscontrando delle difficoltà nel reperire nuovo personale sarebbe la scarsità di personale con le competenze, abilità o esperienze ricercate. Nel 40,7% gli orari di lavoro vengono ritenuti pesanti. Il 76,6% delle imprese sostiene che il provvedimento più efficace per agevolare la ricerca e il mantenimento del personale sia la riduzione del costo del lavoro e nello specifico dei carichi fiscali sul lavoro. Il 33% suggerisce invece maggiori agevolazioni per l’assunzione di giovani.